Progetti
Progetto "Esmeralda"


Progetto "Ci sono anch'io"
Con il concetto di “inclusione ” si riconosce che ciascuno di noi è portatore di caratteristiche specifiche, si va oltre il concetto di ”integrazione” secondo il quale un soggetto viene integrato in un sistema di riferimento presunto “normale”.
Un contesto è inclusivo quando:
– Riconosce le caratteristiche specifiche di ciascuno.
– Valorizza le diverse possibilità dell’essere persona.
– Costruisce legami che riconoscono la specificità e la differenza d’ identità.
Così intesa, l’inclusione diventa un paradigma pedagogico, secondo il quale l’accoglienza non è condizionata dalla disponibilità della “maggioranza” a integrare una “minoranza”, ma scaturisce dal riconoscimento del comune diritto alla diversità, una diversità che non si identifica solamente con la disabilità, ma comprende la molteplicità delle situazioni personali, in questo modo l’eterogeneità diventa normalità.
L’inclusione si configura non come un aiuto per scalare la normalità ma una condizione connaturata e intrinseca della normalità. L’inclusione deve intervenire sul contesto non meno che sul soggetto.
I.R.C.
La progettazione curricolare di una Scuola dell’Infanzia di ispirazione cristiana richiede un’attenzione specifica all’educazione religiosa. Sono tre le componenti che strutturano l’educazione religiosa nella Scuola dell’Infanzia:
- La religiosità: le domande di senso e il bisogno universale di significato.
Le bambine e i bambini giungono alla Scuola dell’Infanzia con una storia: in famiglia, al nido d’ infanzia o alla sezione primavera hanno intuito i tratti fondamentali della loro cultura, hanno iniziato a porsi domande di senso sul mondo e la vita. Fra i tre e i sei anni esprimono una grande ricchezza di bisogni ed emozioni, sono pronti ad incontrare e sperimentare nuovi linguaggi, pongono a se stessi, ai coetanei e agli adulti domande impegnative e inattese, che osservano e interrogano la natura, che elaborano le prime ipotesi sulle cose, sugli eventi, sul corpo, sulle relazioni, sulla lingua, sui diversi sistemi simbolici. - La spiritualità: l’adesione del Cuore di ogni bambino al “Dio dei propri padri”.
Le condizioni di possibilità del pregare nelle scuole dell’infanzia di ispirazione cristiana: nessuno sia obbligato, a nessuno sia impedito, nessuno si senta escluso. La spiritualità è “il modo di Dio di essere con noi e il nostro modo di essere con Dio”. Essa è connaturale all’uomo e quindi ancor di più ai bambini: non è qualcosa che si deve insegnare o indurre in loro, la scuola deve solo aiutare i piccoli a viverla e ad esprimerla. - La cultura cattolica e interreligiosa: il sapere della Religione Cattolica e il sapere interreligioso.
L’insegnamento della religione cattolica (IRC): tale insegnamento rientra nel “quadro delle finalità della scuola,” in quanto la Repubblica Italiana, “riconoscendo il valore della cultura religiosa e tenendo conto che i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano, continuerà ad assicurare tale insegnamento…” (DPR 121/1985 articolo 9.2).
Questi tre componenti si intersecano con il contesto sociale multi-etnico, multi-culturale, multi-religioso.
Come scuola inclusiva sarà necessario declinare ogni progettazione circa la dimensione religiosa, spirituale e dell’Irc nella prospettiva di uno stile educativo capace di accogliere la diversità come valore, come diritto, come risorsa per tutti nel rispetto, nella libertà, nella dignità di ogni bambina e di ogni bambino, della famiglia di appartenenza, del territorio, dell’identità e dell’ispirazione cristiana della scuola stessa per educare ad una cittadinanza vera e all’altezza dei tempi.


LEAD
L’emergenza epidemiologica iniziata nel mese di febbraio 2020 ha causato un’improvvisa, brusca e prolungata sospensione della presenza dei bambini nei servizi educativi e nelle scuole dell’infanzia.
Dopo un primo periodo di spaesamento e un tempo che sembrava essere sempre più prolungato, il collegio della nostra scuola ha avvertito la necessità di riunirsi per riflettere su come poter allacciare rapporti a distanza con i bambini e le loro famiglie e mantenere la nostra continuità educativa.
In seguito al necessario confronto su spazi, tempi e regole di utilizzo e alla progettualità di questa nuova proposta educativa, il mezzo da noi utilizzato per comunicare con loro è stata la nostra App Aurora, sulla quale settimanalmente sono stati condivisi i seguenti contenuti:
- Video di saluti per tutte le sezioni da parte di tutto il personale della scuola.
- Video: letture, canti, balli, proposte di laboratori (cucina, orto, attività psicomotorie, manipolative, creative e religiose).
- Proposte delle “Scuole sul Serio”.
- Materiale educativo-didattico scaricabile.
- Video realizzati dagli esperti esterni di musica e psicomotricità con saluti e proposte di attività.
- Video di auguri di compleanno personalizzati.
Successivamente, il bisogno di un “contatto” più stretto e quindi visivo ha suscitato l’idea di contattare la sezione attraverso la piattaforma di comunicazione Skype. Durante queste video-chiamate i bambini hanno avuto infatti modo di raccontare e mostrare ai compagni e alle insegnanti le diverse esperienze che vivevano durante la giornata, oltre che la possibilità di vederci, ascoltarci, raccontarci in modo interattivo e bidirezionale e soprattutto di farlo nei nostri luoghi familiari.